mercoledì 13 ottobre 2010

vento

Da tre giorni il vento batteva forte sulla superficie del mare, scura e increspata.
Si trattava di un vento fresco di maestrale, e le banderuole giravano vorticosamente su sé stesse.
S. da tre giorni girovagava per il paese, uscendo in tarda mattinata. Uscendo a piedi dal porto imboccava la via principale, asfaltata soltanto nel tratto iniziale, e poi continuava per una viuzza sterrata.
Il vento sollevava piccoli vortici di polvere, e scuoteva i cespugli secchi.
Non c'era nessuna ombra in quello che era ormai diventato un sentiero che andava ad arrampicarsi per una bassa collina dalle forme dolci e rotondeggianti.
Il fatto era che non sapeva ancora quando sarebbe finito il vento. Alcuni dicevano tra un paio di giorni, altri una settimana, lui era convinto non finisse più, se lo sentiva.
Procedeva con il suo solito passo svelto, pensando il meno possibile, respirando profondamente, senza sapere di preciso dove si sarebbe fermato.
Si guardava intorno distrattamente, il modo migliore per perdere tempo.
Infatti il problema era perdere tempo. Quella camminata non era servita ad altro, sapeva che sulla cima non avrebbe trovato nulla, che la vista da lassù non era nulla di imperdibile, che il mare si vedeva comunque, e il vento si sentiva più forte.
L'isola non offriva alcun passatempo, soltanto pescatori indaffarati, donne dalle braccia forti che all'ora di cena urlavano ai bambini spersi per la piazzetta.
Si era illuso di poter in qualche modo scappare, ma non era così facile come inizialmente aveva pensato. Doveva muoversi, muoversi continuamente, eppure nemmeno questa frenesia rappresentava una soluzione valida.
L'urlo del vento lo costringeva a pensare a voce alta, ora che era sulla cima.
Non era un uomo solo, ma nemmeno un uomo di compagnia, era cinico quanto bastava per evitare rapporti inutili con le persone, e sapeva il fatto suo.
Stava bene con se stesso, sebbene cercasse una via d'uscita, una crepa che lo rimettesse in discussione una volta per tutte.
Quel sentiero non lo aveva scalfito, e quel vento lo stava soltanto infastidendo all'inverosimile.

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