mercoledì 17 febbraio 2010

vago

L'immagine del tempo è un suono.
L'erosione da origine alle linee.
Tutto sta nel morire un po' per volta, dolcemente. I solchi, le palpebre cadenti.
La profondità dello sguardo. E' il suono, il suono del colore.
E' fuori dal tempo.
Osserviamo e cadiamo nel baratro oscuro del trascorrere, dello scorrere, del passare, anacronistica ricerca di brivido, pelle d'oca.
Tremiamo e sudiamo.
Questa è immagine.
Questo è suono.
Questo è colore di rame, colore di argilla, colore di fondale di fiume.
Questo è il fiume.
E' un suono, un rumore, un terremoto d'acqua torbida.
Un fruscìo amplificato di tempo.
E' mescolare ed erodere.
E' carezzare pietre e piedi infreddoliti e timidi.
Cupo colore.
Rosso acceso di sangue.

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