sabato 19 dicembre 2009

storia

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questa maledetta sensazione segnava l'abisso per W.
molte volte era stato tenuto a galla dall'infantilità della sua amante. molte volte gli bastava il suo profumo impresso sulle dite e sulle labbra, il suo sapore sulla bocca.
ecco era stata forse la sua più grande forza, la sua più grande illusione, la sua più grande salvatrice. adorava vederla godere e soffrire, bruciare, piangere, ridere. adorava la sua sfrenata vitalità, adorava il suo corpo sussultante negli attimi di piacere.
aveva creduto per molto tempo di amarla, e forse l'amava ancora.
provava con forza a cancellare l'ultima immagine che rimaneva ancora di lei, lei che nella notte si rivestiva con cura e si lisciava il vestito sulle gambe, lei che sorrideva così innocentemente. lei che dolce e fanciulla amava, continuamente amava la vita e la raccoglieva in se e dentro di se.
no non poteva. doveva, una volta per tutte, mettere fine a tutto.

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