Una parte di me urlava rinchiusa nella camera a fianco, sbraitava e sbatteva le nocche contro il legno della porta.
Un'altra parte rideva di tutto, e quella parte aveva sempre riso di ogni cosa da sempre, da sempre.
L'ho fatto per non poter rimanere più solo. Dovevo capire.
Ero incredibilmente giovane e forte. Potevo ancora permettermi di saltare di illusione in illusione, cosa me ne importava?
Non sapevo di essere giovane, è normale.
Si stavano formando delle crepe lungo tutta la parete, e da queste scendevano piccole gocce nerastre.
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