mercoledì 25 novembre 2009

Lo strumento con il quale osservi e tenti di decifrare la realtà sotto forma di segni, per così dire, convenzionali, non deve essere tarato, o smussato, o adattato a standard di armonia delle forme.
Deve essere appuntito e tagliente, ruvido, rigido, fuori da schemi interpretativi riconducibili a logica umana, intesa come superiorità mentale nei confronti della realtà.
La realtà esiste soltanto tra i meccanismi remoti che la nostra cultura ci stimola ad assumere per trarne una confortante decodificazione.
E' fastidioso all'inverosimile ricorrere a concetti.

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