giovedì 27 maggio 2010

Poverino aveva tutta la vita davanti.
No.
Aveva davanti la mediocrità, aveva davanti un matrimonio con una stupida donna, degli stupidi bambini rumorosi, uno stupido cane, una stupida casetta e una stupida auto.
Si trovava comunque dalla parte giusta.
E se davanti avesse avuto un sogno?
Eccolo lì a marcire. Con gli altri sogni. Con il coro delle voci.
Cosa si aspettava?
Si aspettava forse di morire. Chi non se lo aspetta?
Fosse stato baciato dalla fortuna di fuggire da questo pensiero.
Fuggiva in un bicchiere la fatica.
Diversi bicchieri, diverse sigarette.
Diverse frasi sconnesse balbettate da ubriaco.
E cosa ne sapeva che era lì, dietro l'angolo?
Credeva di averla sconfitta. Congratulazioni.
Ora stai fermo, non muoverti, non puoi.

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